La F40, ultimo bolide rosso che porta la firma di Enzo Ferrari, fu presentata ufficialmente il 21 luglio del 1987 al Centro Civico di Maranello, dove oggi sorge il Museo Ferrari. Si tratta di una vettura importante per il Cavallino Rampante perché celebrò il 40° anniversario della Casa automobilistica modenese

La F40 fu presentata ufficialmente il 21 luglio del 1987 al Centro Civico di Maranello, dove oggi sorge il Museo Ferrari. Si tratta di una vettura importante per il Cavallino Rampante perché celebrò il 40° anniversario della Casa automobilistica modenese e  fu l’ultima vettura a portare la “firma” del fondatore Enzo Ferrari. Un’auto definitiva, massima espressione della tecnologia allora messa a punto dal Cavallino Rampante, ma allo stesso tempo un ritorno alle origini, quando le vetture da competizione erano le stesse guidate su strada. Derivazione estrema della 308 GTB e del prototipo denominato 288 GTO Evoluzione, la Ferrari F40 è un capolavoro di ingegneria e di stile, entrato nell’immaginario collettivo come simbolo di un’epoca. Di quel 21 luglio del 1987 Ermanno Bonfiglioli, allora Responsabile Progetti Speciali, ricorda il fragoroso applauso e l’emozione quando venne tolto il velo alla vettura. In quel momento, nessuno del team, se non gli stretti collaboratori di Enzo Ferrari, avevano ancora visto la F40. La progettazione del bolide, la prima rossa di Maranello stradale a superare i 320 km/h, iniziò nel giugno del 1986. Massima attenzione venne dedicata al peso, grazie anche a un ampio utilizzo del magnesio: materiale che costava cinque volte la lega di alluminio, e che non è stato poi più utilizzato in tale misura nelle vetture di serie successive. La F40 è esposta al Museo Ferrari di Maranello per la mostra “Under the Skin”, dedicata all’evoluzione di innovazione e stile nei 70 anni di storia della Casa.