25 casi di malattia in Emilia-Romagna, un decesso. Questo il bilancio attuale in regione per quanto riguarda il virus West Nile, la malattia trasmessa dalla zanzara comune. Il rischio di rialzo dei contagi è in aumento e per questo la Regione ha optato per un giro di vite. Le azioni sono mirate a ridurre la popolazione delle zanzare nei nostri territori, che sta registrando una tendenza all’aumento. Per evitare che questi insetti si moltiplichino, nei Comuni più colpiti, Modena compresa, saranno effettuati trattamenti adulticidi settimanali fino al 10 settembre negli ambienti frequentati dai più anziani. Ai Comuni è inoltre ricordato come siano a disposizione strumenti come la lotta antilarvale, il controllo e il sostegno alle attività dei privati, interventi straordinari in caso di manifestazioni all’aperto nelle ore serali e manutenzioni dei parchi pubblici. La presenza del virus è stata verificata in zanzare catturate nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Ferrara già a partire dall’inizio del mese di luglio, con un anticipo di circa 10 giorni rispetto al 2021. I dati aggiornati al 12 agosto fanno segnalare 25 casi di forma neuroinvasiva. C’è stato purtroppo anche un decesso, registrato dall’Ausl di Ferrara (un uomo di 88 anni). Il trend in crescita è dimostrato dal fatto che nel corso dell’intero 2021 i casi furono 17, nel 2020 furono 5 e nel 2019 furono 3. Il rischio da scongiurare è quello di ripetere il dato del 2018, anno in cui si registrò il maggior numero di casi di forma neuroinvasiva di malattia, con 101 casi registrati: anche allora era stata rilevata una circolazione precoce del virus.