Martedì sera a Cosenza è arrivato il quarto errore dal dischetto su 5 tentativi per il Carpi, che fin qui ha lasciato per strada 5 punti con la maledizione dei rigori
Cinque punti volati via che ora darebbero alla classifica del Carpi tutto un altro colore. E’ una vera e propria maledizione quella dei calci di rigore per la squadra biancorossa, che anche martedì sera a Cosenza ha pagato dazio. La pessima esecuzione di Marsura, che al 95’ ha depositato il pallone dell’1-1 fra le braccia di Perina, è solo l’ultimo tassello di un puzzle degli orrori dagli unici metri che sta condizionando gravemente la stagione del Carpi. Quello dell’ex veneziano è il quarto errore dal dischetto sui 5 tentativi della stagione, addirittura il terzo solo nelle 7 gare del girone di ritorno. La saga era cominciata un girone fa in casa col Brescia, nel giorno del debutto di Castori. Nel finale, sull’1-1, era stato Jelenic a farsi ipnotizzare da Alfonso, gettando al vento due possibili punti. Nel ritorno poi era stato Vitale col Foggia a vedere il suo tiro parato da Noppert, con i pugliesi che poi sull’azione successiva avevano trovato il 2-0. A Brescia, dopo aver segnato su rigore a Cittadella, ci aveva provato Arrighini, fermato ancora dal solito Alfonso che neutralizzò il possibile 2-2 proprio nel finale di primo tempo. E poi a Cosenza è arrivato il quarto grave errore di una saga che ha tolto al Carpi 5 punti e la possibilità di essere a quota 26, addirittura fuori dalla zona playout al fianco del Venezia. A monte della maledizione, cominciata l’anno scorso con i due errori di Malcore e Giorico, c’è l’assenza di uno specialista dopo gli addii di Bianco e Mbakogu, tanto che il Carpi ha sbagliato i 4 rigori con 4 tiratori differenti.