A Frosinone la conferma della sterilità offensiva della squadra di Calabro, che ha segnato appena 3 reti nelle ultime 8 gare e solo 13 in tutto il girone di ritorno
Il vero miracolo è avere 51 punti con appena 31 reti segnate. Anche a Frosinone il Carpi ha confermato il suo pessimo feeling con la porta avversaria, tallone d’Achille di tutto il campionato della squadra di Calabro. I numeri offensivi dei biancorossi sono impietosi e in questi ultimi due mesi sono anche peggiorati. Appena 31 gol segnati in 40 gare, alla media di 0,77 a partita, fanno di quello carpigiano il peggior attacco del campionato, a -8 dai 39 gol segnati da un Ascoli che è ancora in piena bagarre per evitare la retrocessione. Dopo averne segnati 18 nelle 21 giornate del girone di andata, già allora peggior score cadetto, il Carpi ha addirittura rallentato nel ritorno, con 13 gol segnati nelle 19 giornate giocate, in attesa di Cittadella e Bari. L’assenza prolungata di Mbakogu ha pesato molto, tanto che il solo Melchiorri, con 6 centri tutti pesantissimi, ha tenuto a galla la squadra di Calabro, che nelle ultime 8 giornate ha trovato appena 3 volte la porta avversaria, con Melchiorri a Brescia al 95’, poi grazie alle due reti ininfluenti di Concas e Poli nelle sconfitte contro Perugia e Parma. Oltre ai difensori, nella cui batteria solo Poli è andato a segno con due reti, sono mancati gli attaccanti. Mbakogu è fermo a quota 6, di cui 3 nelle prime 5 giornate e altrettanti nelle successive 35, anche se il nigeriano ne ha saltate una quindicina. Malcore è rimasto alla tripletta di novembre con l’Ascoli, poi nel 2018 non ha più avuto spazio, mentre Nzola aveva illuso in Coppa Italia con l’unico gol stagionale, poi si è perso per strada.






































