Domenica al Mapei Stadium arriverà il Benevento di Roberto De Zerbi, ormai condannato alla retrocessione in Serie B nonostante il grande orgoglio mostrato nelle ultime uscite. Per mister Iachini è una grande occasione per tornare alla vittoria
Nonostante la posizione di classifica e la distanza di quattordici punti dalla salvezza, il Benevento sta mostrando orgoglio e grande rispetto nei confronti di un campionato a cui non ha più nulla da chiedere da tempo. Il club sannita ha effettuato una vera rivoluzione nel mercato di gennaio consegnando a Roberto De Zerbi una squadra praticamente nuova nella quale spiccano Sandro e Bacary Sagna, entrambi con un recente passato in Premier League in squadre del calibro di Tottenham e Manchester City. Giocatori nuovi e maggiormente funzionali al 4-3-3 e al gioco di De Zerbi. Un gioco che parte da un approccio alla partita basato sulla costruzione della manovra dal basso volta a liberare gli uomini dietro le linee difensive avversarie. In tal senso, il Sassuolo dovrà tenere i fari puntati su un giocatore come Guilherme libero di muoversi su tutto il fronte offensivo campano e dotato di una tecnica importante. Massima attenzione anche al bomber sannita Diabatè, autore di una doppietta nell’ultimo turno con la Juventus dove il Benevento ha messo in seria difficoltà i campioni d’Italia. Con questo contesto tattico il Benevento non è più il peggior attacco della massima serie pur avendo segnato appena 26 gol, triste primato che spetta al Sassuolo con 21 reti all’attivo. Mister Iachini sta incentrando la salvezza neroverde sul 3-5-2 e su un gioco di rimessa dove la velocità di Politano sta padroneggiando. Quella del Benevento resta la peggior difesa della Serie A con 73 reti subite, quasi una media di oltre 2 reti a partita, e ancora una volta il folletto scuola Roma magari supportato da Babacar al posto di un Berardi apparso spento a Milano, potrebbe risultare decisivo. L’approccio sarà l’arma in più, vietato sottovalutare una squadra ormai spensierata e vogliosa comunque di fare bella figura da qui al termine come il Benevento.


































