Stasera alle 20,30 allo Stadio Cabassi arriva il Palermo, che due anni fa condannò all’ultima giornata i biancorossi alla discesa in B. Possibile il recupero di Mbakogu
Dici Palermo e al Carpi viene in mente l’amarezza della retrocessione in B a 38 punti, quota record degli ultimi 10 anni in massima serie. Stasera, a un anno e mezzo da quella beffa di maggio 2016, i biancorossi hanno l’opportunità di prendersi una piccola rivincita sui rosanero, attesi alle 20,30 al Cabassi per l’undicesima giornata di campionato. La squadra di Tedino è una delle grandi favorite per tornare subito in A, forte di una rosa in cui spiccano poco meno di una decina di nazionali. Per ora però la classifica dice che i siciliani viaggiano a braccetto col Carpi a quota 15, agganciati sabato scorso dopo la prima sconfitta stagionale per mano del Novara. E stasera la squadra di Calabro ha l’opportunità di far proseguire una tradizione positiva che vede il Carpi imbattuto nei 4 confronti diretti, in cui sono arrivati due pareggi e due vittorie. Per alimentare il ruolino positivo il tecnico biancorosso potrebbe anche recuperare in extremis Jerry Mbakogu, che ieri pomeriggio ha forzato ricevendo buone risposte dal ginocchio. Il nigeriano è un ex, avendo giocato con la Primavera rosanero, e ha voglia di tornare al gol che gli manca ormai da 5 gare. Se recuperasse sarebbe lui ad affiancare Nzola nel 3-5-2, altrimenti si profilerebbe il debutto di Carletti, favorito su Manconi e Malcore. Calabro ritrova anche Pasciuti e dovrebbe riproporre Capela e Verna dal 1′. Nel Palermo non ce la fanno Aleesami e Bellusci: Tedino in attacco pensa al baby Murawski alle spalle dell’ex Embalo e di Nestorovski.



































