Entra nel vivo il processo “I Treni del Gol”, legato a partite comprate dagli etnei e vendute da altre cinque società, che ora rischiano pesanti sanzioni. Il Modena, vittima indiretta, resta per ora alla finestra

Ufficialmente non lo dice ancora nessuno: ma anche quest’anno si preannuncia un finale di serie B decisamente rovente. E, peggio, rischia di esserlo anche il dopo-campionato. Quindi, temperatura altissima per la volata salvezza del Modena, ma un occhio va dato sicuramente a quello che potrebbe succedere dopo il 20 maggio, data di fine della regular season. Prima dell’inizio dei playoff e dei playout, infatti, potrebbe cadere sulla testa della serie B un’autentica rivoluzione: quella legata al processo sportivo dei “Treni del gol”, l’inchiesta che l’anno scorso coinvolse e sconvolse il Catania, senza ancora trovare una giustizia definitiva. Perché se è stata sacrosanta la retrocessione in Lega Pro del Catania – l’allora presidente Antonino Pulvirenti, il principale imputato, fu reo confesso di aver comprato almeno 5 partite – non è mai stato preso alcun provvedimento nei confronti delle squadre che avrebbero vendute le suddette partite al Catania. Perché è evidente che se qualcuno può comprare, c’è anche chi vende, no?

Nel giorno, ieri, in cui la giudice per le indagini preliminari Francesca Carcione ha accettato le richieste di costituzione di parte civile degli abbonati a pay-tv e allo stadio, le associazioni dei consumatori, la Federazione Italiana Gioco Calcio, la Lega di Serie B, un’agenzia di scommesse e altre associazioni, l’ex patron del Catania Pulvirenti – agli arresti domiciliari per truffa e frode sportiva – ha chiesto, tramite il suo legale, di non essere rinviato a giudizio. Niente processo, vorrebbe Pulvirenti, in quanto le intercettazioni non sarebbero ammissibili legalmente. Ma oltre alle intercettazioni, c’è ben di più. Le partite del Catania nel mirino della magistratura coinvolgono anche altre squadre, che nella passata stagione erano tra i cadetti, come il Varese, e altre che vi sono tuttora: il Trapani, l’Avellino, il Latina e la Ternana (tutte sconfitte nel famoso “filotto” del Catania). Con un tempismo a dir poco discutibile, queste squadre potrebbero essere pesantemente penalizzate in classifica, fin da subito, forse persino prima degli spareggi salvezza e promozione o, peggio, addirittura dopo, a giochi (calcistici) che sembrerebbero fatti, con promozioni e retrocessioni già decise, almeno sul campo. Ma non è escluso, del resto, che playoff e playout possano slittare in avanti. 

Il Modena, in questa vicenda, fin dall’anno scorso è risultato una vittima indiretta: a causa di queste sospette e inattese vittorie, il Catania si salvò tranquillamente sul campo, costringendo poi il Modena a giocarsela fino alla fine, fino all’ultimo minuto del playout con l’Entella, lo scorso 6 giugno. E Caliendo, appena uscirono le prime notizie di combine, ebbe subito parole durissime contro il Catania e chi lo favorì vendendo la sconfitta della propria squadra. Per ora, il Modena FC resta alla finestra e aspetta sviluppi. Con in mezzo la vicenda, non ancora terminata, dei punti tolti e poi in parte ridati al Lanciano (a due giornate dalla fine!) per un errore della Procura Federale, la classifica finale di questo campionato – che finirà tra 180 minuti – potrebbe non essere quella definitiva. Potrebbe essere i tribunali a cambiarla, in un modo o nell’altro. Minando ulteriormente la credibilità del calcio e della B in particolare. Ma, intanto, la salvezza è meglio guadagnarsela sul campo…..
Infine, per tornare al calcio giocato, un dato significativo per la gara di domani al Braglia tra il Modena e il Pescara: i prezzi super popolari stanno facendo effetto, già venduti 2800 biglietti, più altri 600 ai tifosi del Pescara.