Domenica da spettatori per i giocatori e lo staff neroverdi che dopo il 3-1 inflitto nel derby al Carpi possono festeggiare le sconfitte di Milan e Inter. E ora anche il quinto posto dei nerazzurri potrebbe non essere un miraggio

Un sogno che diventa giorno dopo giorno qualcosa di sempre più concreto. E’ stato un weekend di grandi sorrisi per il Sassuolo che sabato ha conquistato al Braglia il derby con il Carpi e ieri ha assistito da spettatore ai clamorosi ko di Milan e Inter, le due squadre che precedono i neroverdi in classifica. Adesso il sesto posto occupato proprio dai rossoneri dista un solo punto, che potrebbe già essere colmato sabato quando al Mapei Stadium arriverà al Genoa, mentre a San Siro andrà in scena il match fra Milan e Juventus. Calendario che sorride alla formazione di mister Di Francesco, ma i punti sono sempre da guadagnarsi sul campo come successo contro il Carpi, che il Sassuolo è riuscito a domare alla distanza trovando concretezza e sfruttando gli errori avversari. A questo punto, però, perché non sognare in grande? Non solo il Milan, infatti, sta attraversando un momento di grossa difficoltà, ma anche l’Inter reduce dalla sconfitta interna con il Torino condita dalle espulsioni di Miranda e Nagatomo. Il quinto posto dei nerazzurri dista sette lunghezze, ma il calendario è favorevole e, chissà, quasi come un film thriller proprio la chiusura del campionato vedrà Mancini e i suoi ragazzi arrivare al Mapei Stadium con in palio tre punti che potrebbero anche valere un clamoroso sorpasso sul filo di lana se il Sassuolo riuscirà a dar continuità ai propri risultati in questo sprint finale. Sognare, adesso ancora più in grande, non costa nulla, ma certamente quanto fatto in questa stagione dai neroverdi certifica ormai il salto di qualità fatto da club e squadra e se sul campo è tutto ancora incredibilmente aperto, fuori dallo stesso, però, il lavoro è già incessante. Patron Squinzi e l’Amministratore Delegato Carnevali puntano a consolidarsi ad alti livelli, ma per farlo servono spalle larghe e la forza per opporsi a chi già da tempo sta bussando alla porta della sede di Piazza Risorgimento per i gioielli neroverdi.