L’attaccante napoletano torna domenica da ex a Modena con la maglia dell’Atalanta. Per lui ci saranno gli applausi dei tifosi biancorossi, con la speranza che rimanga ancora a secco in nerazzurro

Ci saranno gli applausi ad accoglierlo domenica al Braglia. Marco Borriello si prepara a tornare da avversario a Modena, lo stadio in cui ha realizzato uno dei suoi 4 gol con la maglia del Carpi, nella sua breve parentesi da settembre a dicembre. Quasi certamente partirà dalla panchina, perché fino a qui nell’Atalanta che lo ha accolto a gennaio non c’è stato molto spazio per lui: 5 presenze su 5 gare, ma appena una da titolare nella sconfitta di Verona con l’Hellas, e solo 155 minuti in campo in cui Borriello non è riuscito a trovare il gol. L’ultimo in stagione rimane quello dello scorso 20 dicembre proprio al Braglia, nella sua ultima gara con il Carpi, quando mise i brividi alla super Juve firmando il momentaneo 1-0 per la squadra di Castori. Borriello torna da avversario con ancora addosso l’etichetta di capocannoniere della squadra biancorossa grazie ai suoi 4 gol segnati in 12 presenze, 8 delle quali da titolare. Si era sbloccato a Palermo, nel giorno del debutto, poi aveva segnato a Roma nella gara che segnò l’esonero di Castori, e a Marassi, nel giorno della prima storica vittoria esterna del Carpi in A contro il Genoa, prima del sigillo alla Juve. Con le prestazioni aveva convinto anche gli scettici, ma nella rivoluzione iniziata con l’arrivo di Romairone a novembre la società biancorossa ha deciso di sacrificarlo. Borriello mal si sposa con il nuovo assetto biancorosso, quel gioco verticale fatto di profondità per il quale si trovano alla perfezione Mbakogu, Lasagna e Mancosu, arrivato proprio per sostituirlo. Domenica quegli stessi tifosi che lo hanno spesso acclamato, anche nell’ultima gara del 6 gennaio a Roma con la Lazio trascorsa in panchina, lo saluteranno con un applauso all’ingresso in campo. Sperando che il suo primo gol con la maglia dell’Atalanta tardi di un’altra settimana.