Domenica a Napoli i biancorossi sfidano l’ex direttore sportivo che ha costruito il miracolo della squadra di patron Bonacini e che ora sogna di riportare lo scudetto ai partenopei

Cinque mesi fa la musica era molto diversa. E forse nemmeno Cristiano Giuntoli allora si sarebbe immaginato che al ritorno la sfida al suo Carpi sarebbe stata da primo della classe. Domenica al San Paolo le strade dei biancorossi e del dirigente di Agliana tornano ad incrociarsi dopo lo 0-0 del Braglia. Quello visto a settembre era un Napoli ancora convalescente, che non aveva ingranato. Si presentò con 5 punti nelle prime 4 gare all’appuntamento col Carpi, già staccato di 7 lunghezze dall’Inter capolista a punteggio pieno. Proprio quel deludente pari senza reti, contro un Carpi molto ben messo in campo, fu probabilmente la scintilla dell’ascesa per la squadra di Sarri, che da allora nelle 18 gare successive ha perso solo a Bologna, vincendo 15 volte e pareggiando 2. Un vero e propio rullo compressore che si è messo in moto proprio contro il Carpi, grazie anche al grande lavoro di Giuntoli, uomo mercato ma anche collante prezioso fra Sarri e il vulcanico De Laurentis. Per Giuntoli quella di domenica non sarà una gara come le altre. Il Carpi occupa sempre un posto speciale nel suo cuore, quello della squadra che nel 2010 lo lanciò in serie D. Fu l’attuale vice allenatore Gian Domenico Costi a segnalarlo al patron Stefano Bonacini e quel connubio è valso 4 promozioni in 6 stagioni, fino alla storica scalata in serie A. L’improvviso divorzio dello scorso giugno, quando Giuntoli dopo aver firmato il rinnovo del contratto col Carpi accettò l’offerta del Napoli, aveva bruscamente incrinato i rapporti fra i due, nonostante le dichiarazioni di facciata. Ma grazie anche alla mediazione del presidente Claudio Caliumi la frattura è stata ricomposta, come testimonia il buon feeling sull’asse Napoli-Carpi che a gennaio ha portato Gnahoré e De Guzman in maglia biancorossa dai campani. Domenica però non ci sarà spazio per i convenevoli. Il Napoli per presentarsi sabato 13 a Torino alla super sfida con la Juve almeno a +2 deve fare un sol boccone del Carpi. Per i biancorossi è una sfida sulla carta impossibile, da affrontare col sogno di rovinare la domenica a un caro vecchio amico.