Nessuna vittoria in casa e almeno un gol subito quasi in ogni gara: dopo la vittoria nel primo, storico derby con il Carpi l’8 novembre scorso, per il Sassuolo è iniziata una vera e propria maledizione

Una autentica maledizione. Quando l’8 novembre scorso il Sassuolo scriveva una nuova pagina della storia del calcio italiano, battendo il Carpi e aggiudicandosi il primo derby di serie A tra due formazioni della stessa provincia che non ne rappresentano il capoluogo, forse non sapeva in quali guai si sarebbe cacciato. Quasi fosse uno scherzo del destino, infatti, da quel giorno i neroverdi non sono più riusciti a vincere in casa: quasi tre mesi di digiuno, con tre pareggi e due sconfitte in 5 gare, che Magnanelli e compagni proveranno ad interrompere domenica, quando al Mapei Stadium arriverà il Palermo. Non è solo il rendimento casalingo ad essere peggiorato in maniera drastica dopo la vittoria nella sfida con il Carpi, perché il Sassuolo ha accusato il colpo anche per quanto riguarda la solidità difensiva: resta proprio il derby l’ultimo match casalingo chiuso senza subire reti, mentre nelle 11 gare successive la difesa è stata sempre perforata ad eccezione del match di San Siro con l’Inter, dove sono state decisive le parate di Consigli. L’obiettivo dei neroverdi è lasciarsi alle spalle questo brutto periodo e provare a ritrovare contro il Palermo un colpo da tre punti, quello che nelle ultime 8 gare è arrivato soltanto una volta. Per farlo, i neroverdi potranno contare nuovamente su Simone Missiroli, faro del centrocampo la cui assenza ha inciso e non poco nel rendimento della squadra. Intanto ci si può consolare con una situazione di classifica che non è precipitata: se Roma e Milan sono scappate, il Sassuolo ha mantenuto il settimo posto, ora condiviso con l’Empoli. L’Europa è un sogno proibito e resterà tale, ma chiudere la stagione alle spalle delle 7 big del campionato potrebbe comunque essere un traguardo importante raggiunto.