Dopo la sconfitta casalinga con l’Entella, per il Modena è buio profondo. I canarini restano in zona playout e, nonostante Crespo predichi fiducia, i loro numeri sono davvero impietosi

Modena, sono numeri impietosi. Nel basket ad esempio le valutazioni sono basate su dati statistici precisi: punti, percentuali nei tiri da due o da tre o liberi, stoppate, rimbalzi eccetera. Idem nel volley, dove vengono conteggiati punti, ace, muri e altri elementi. Nel calcio invece ci si affida spesso alle impressioni, anche per la maggiore complessità di questo sport. Applicando però metodi oggettivi, nei limiti del possibile, abbiamo, ad esempio, la conferma dei gravi problemi del Modena. Innanzitutto la posizione di classifica, il dato più importante: quartultimo posto, tanto che, finisse oggi il campionato, i gialli dovrebbero giocare il play out. I gol. Quelli subiti stanno diventando sempre di più, ma, nonostante i tanti errori, la fase difensiva del Modena è la dodicesima del campionato. Molto peggio la fase offensiva: l’attacco, con appena undici reti all’attivo, è il peggiore, alla pari con l’Ascoli. La differenza reti, se è in parità nelle gare interne, registra invece un pessimo meno 8 in trasferta. Proprio nelle partite fuori casa il Modena, insieme con il Lanciano, ha raccolto il bottino più misero, solo due punti in sette gare. Disastroso poi il bilancio nella graduatoria dei tiri: ultimo posto nelle conclusioni totali, terzultimo per i tiri nello specchio della porta. Due dati, infine, che sembrano in controtendenza: undicesimo posto nella classifica del possesso palla e addirittura terzo in quella dei corner. Sembrano in controtendenza, ma in realtà confermano i dati precedenti e confermano il ritratto di una squadra che tiene molto la palla, preme, ma fatica tantissimo ad arrivare alla conclusione e dai calci d’angolo non trae quasi nessun vantaggio. Insomma, come dice Crespo, bisogna lavorare ancora di più e meglio. Anche se forse vorrebbe aggiungere che soprattutto sarà bene rafforzare questo organico.