Cavezzo mette in campo azioni per la legalità attraverso la partecipazione dei ragazzi. Parte infatti da un gruppo di giovani scout il progetto anti-mafia che ha portato in paese noti ospiti e dedicato alle vittime delle mafie cinque opere pubbliche

La lotta contro la criminalità organizzata passa anche dall’impegno civico dei giovani. È nata infatti dall’esperienza del gruppo Scout Agesci di Cavezzo 1 l’idea di una due giorni di appuntamenti a sostegno della legalità. Un segnale di speranza in un paese che, dopo il 2012, oltre alle difficoltà date dal terremoto, ha dovuto fare i conti con la possibilità di infiltrazioni mafiose nelle fasi della ricostruzione. Ferdinando Domè, il prete anti-camorra Don Aniello Manganiello, l’agente Francesco Mongiovì, Filippo Barbaccia e il giornalista Giovanni Tizian: questi gli ospiti che al Palazzetto dello Sport hanno portato ai ragazzi la loro testimonianza. Cinque opere pubbliche del paese, quattro rotatorie e un parco, saranno inoltre intitolate alle vittime della mafia. Stare attenti, stare vigili è il consiglio dato ai giovani, perché anche nel nostro territorio la criminalità esiste ed è radicata, com’è dimostrato dai due maxi processi antimafia Aemilia, ancora in corso, e Black Monkey.

Nel video l’intervista a:
– Cristina Tarter, Capogruppo Scout Cavezzo 1
– Lisa Luppi, Sindaco di Cavezzo
– Giovanni Tizian, Giornalista