Dopo le dimissioni di tutti e cinque gli assessori, il sindaco Ferioli studia col prefetto come agire. E in casa Pd si cerca un nuovo candidato in vista del voto del 5 giugno

Sono ore frenetiche tra Finale Emilia e la sede modenese del Partito Democratico, dopo che il sindaco uscente Fernando Ferioli ha deciso di rinunciare alla candidatura a sindaco alle elezioni del prossimo 5 giugno. Si cerca un sostituto e il tempo stringe. Rimasto senza giunta – uno dopo l’altro, gli assessori si sono tutti dimessi sull’onda dell’inchiesta giudiziaria che riguarda l’amministrazione – Ferioli ha annunciato sabato tramite una nota stampa che resterà in carica fino alla scadenza del proprio mandato.

Il sindaco chiederà al prefetto di Modena di inviare un commissario che faccia le veci degli assessori. Una soluzione che gli consentirebbe di approvare il bilancio e condurre in porto il Comune fino alle elezioni: una soluzione, però, la cui configurabilità dal punto di vista delle leggi è tutta da vedere. La palla è ora nelle mani del prefetto. L’alternativa, per Ferioli, sarebbe nominare egli stesso almeno due assessori. Altrimenti il rischio sarebbe quello di una caduta dell’amministrazione, con conseguente commissariamento tout court del Comune ed eventuale slittamento delle elezioni. La situazione è confusa più che mai.

E intanto in casa Pd si aspetta che Ferioli comunichi formalmente il suo ritiro dalla corsa a sindaco: l’amministratore finalese infatti nel suo comunicato ha fatto capire che non si candiderà ma non lo ha detto espressamente. Nei prossimi giorni tutto sarà più chiaro e Ferioli sembra intenzionato a convocare una conferenza stampa, ma intanto già circolano i primi nomi su chi potrebbe prendere il suo posto come candidato per la guida del Comune: le indiscrezioni indicano la sua ex vice, Lisa Poletti, dimessasi venerdì, o la figlia dell’ex sindaco di Finale Lisa Sgarbi.