Il World Monuments Fund ha inserito anche il campo di smistamento modenese tra i siti da salvare perché in pericolo a causa dell’incuria

Il campo di Fossoli rischia di scomparire. E’ quanto si legge nel rapporto della Fondazione americana World Monuments Fund stilato nel 2016 e che inserisce il campo di smistamento modenese tra i 50 siti da salvare perché in pericolo a causa dell’incuria. Costruito per volontà di Benito Mussolini il campo di Fossoli era l’anticamera di Auschwitz; da lì partivano gli ebrei per essere condotti ai lager tedeschi e polacchi: si parla di 5 mila internati politici e razziali transitati da Fossoli e tra loro anche Primo Levi: era il 22 febbraio del 1944 quando partì stipato su un treno merci per essere deportato al campo di Auschwitz. “Io so cosa vuol dire non tornare./ A traverso il filo spinato/ Ho visto il sole scendere e morire”, scriverà in una poesia una volta tornato, ricordando proprio quella partenza di cui parlò anche nella sua opera più celebre, ‘Se questo è un uomo’. Un luogo della storia e di storia che ha rischiato di essere annullata dal terremoto del 2012 che ha reso le baracche ancora più pericolanti. Fossoli non è solo una testimonianza degli orrori della Shoah e della guerra, ma prima di tutto il Novecento e dei suoi cambiamenti. E su questo punta anche il rapporto della fondazione americana che sottolinea che se la Risiera di San Sabba a Trieste è museo nazionale dal 1965, Fossoli è ancora in attesa di riconoscimento. Ora Il World Monuments Fund che ha già contribuito a salvare oltre 500 mete di interesse culturale e storico in tutto il mondo ha inserito anche il campo di Fossoli.