Il comitato dei terremotati va all’attacco e si allea con liste civiche e Movimento 5 Stelle anche sul fronte dell’ospedale di Mirandola

Dalle lentezze della ricostruzione post-terremoto all’infuocato referendum sull’ospedale di Mirandola. Sui problemi della Bassa modenese, liste civiche, comitato Sisma.12 e Movimento 5 Stelle fanno fronte comune contro il Partito democratico. “Partecipazione” e “democrazia dal basso” le parole-chiave di questa nuova alleanza, animata da iniziative congiunte e raccolte firme. Il tema rovente è la ricostruzione: “Siamo al 21%, non al 60 come dice la Regione: lo dicono i numeri della Regione stessa, che poi però li diffonde come meglio le conviene”, sostiene Sandro Romagnoli, portavoce del Comitato Sisma.12

L’altro grande terreno di scontro, in questi giorni, nella Bassa modenese, è quello del referendum sull’ospedale di Mirandola: a votare sono andati circa 8mila cittadini, ma il quorum non è stato raggiunto. Nel mirino in questo caso c’è ovviamente il sindaco Maino Benatti, che, oltre ad aver fatto appello all’astensione, secondo i Cinque Stelle avrebbe ostacolato gli avvisi che informavano i mirandolesi della consultazione. “Sindaco arrogante, non ha ancora capito che è il rappresentante dei cittadini e non il portaborse della Regione”, lo attacca il pentastellato Nunzio Tinchelli.

Ai nostri microfoni Sandro Romagnoli, Portavoce Comitato Sisma.12; Nunzio Tinchelli, Movimento 5 Stelle e Katia Motta, Portavoce Unione Modena Civica Area Nord