Il comitato ‘Liberi di scegliere’ di Castelfranco Emilia ha proposto un referendum sull’adozione della Quinta Variante al POC, che consentirebbe la costruzione del centro di culto islamico

Si scaldano gli animi a Castelfranco Emilia sulla costruzione di una moschea: il ‘Comitato Liberi di Scegliere’ ha avanzato la richiesta di un referendum consultivo sulle norme relative all’intervento urbanistico. Tutto ruota attorno al Piano Operativo Comunale, più precisamente alla Quinta Variante al POC che il Comune ha adottato con la Deliberazione di Consiglio Comunale nel dicembre dello scorso anno. Le ragioni del ‘Comitato liberi di scegliere’ fanno leva sulla ‘data di scadenza’ del POC  che secondo le norme regionali è fissata al 10.11.2015. Ad oggi fanno sapere dal comitato, la Quinta Variante non è stata ancora approvata e non potrebbe più esserlo data la ‘decadenza’ del POC stesso. Infatti, giuridicamente, non si può intervenire su uno strumento ‘decaduto’. La Variante, oltre a prevedere ampliamenti (Tempio Sikh) o cambi di destinazione d’uso (Oratorio di San Colombano a Piumazzo) di strutture esistenti, prevede di destinare un vigneto ad edificio di Culto Islamico secondo la richiesta avanzata da privati cittadini. Per il comitato “non può non evidenziarsi come, la prevista realizzazione di un Centro Culturale Religioso Islamico in un ambito produttivo, non solo verrebbe a ‘snaturare’ il comparto, ma verrebbe a determinare, soprattutto in particolari periodi dell’anno, una concentrazione di cittadini in orari svariati e fuori da ogni possibilità di controllo da parte della Polizia Municipale e dei Carabinieri con conseguenti problemi di ordine pubblico, viabilità ed acustici”. Da qui la richiesta del referendum che ora sarà vagliato dal comitato dei garanti: se dall’organo arriva il via libera serviranno 2.000 firme per fissare la data di consultazione che avrà come domanda: “volete che l’amministrazione comunale approvi la variante al Poc?”