Contro le tane di istrici e tassi che con le loro tane rendono instabili gli argini dei fiumi parte un piano di intervento per limitarne la presenza ma nello stesso tempo tutelando la specie

Contro le tane di istrici e tassi sugli argini dei fiumi,indicate come una delle principali cause di esondazione del Secchia dello scorso gennaio 2014, parte un piano di interventi che ne prevede la cattura per ridurne la sovrappopolazione.

Il progetto, primo in Italia con questo modalità di salvaguardia dei fiumi, garantisce la tutela di questi animali protetti, che verranno presi in custodia dal Centro Fauna selvatica “Il Pettirosso” e trasportati in aree idonee già individuate.

Complessivamente sono stati eseguiti finora oltre un centinaio di interventi,a partire dallo scorso anno, su argini e alveo di fiumi e canali del territorio modenese, per una spesa complessiva di oltre 25 milioni di euro.

Ai nostri microfoni Fabio Leonelli, Comandante della Polizia Provinciale e Rita Nicolini, Responsabile della Protezione civile provinciale