In una serata del Rotary Muratori l’ex giudice Ferdinando Imposimato e Giovanna Ferrari, madre della 30enne Giulia Galiotto uccisa dal marito, hanno parlato di femminicidio e del ricorso presentato alla Corte Europea a Strasburgo

Sono in attesa del pronunciamento della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo i familiari di Giulia Galiotto, la 30enne uccisa dal marito nel 2009. Giovanna Ferrari, mamma della vittima su proposta dell’ex giudice Ferdinando Imposimato ha presentato ricorso alla Corte Europea con il quale chiede di giudicare l’operato del pubblico ministero nel processo di primo e secondo grado. Ieri sera sia Giovanna Ferrari che Ferdinando Imposimato erano ospiti del Rotary Muratori in una serata che ha posto al centro le tematiche del femminicidio. 

Giulia Galiotto fu uccisa a Sassuolo dal marito Marco Manzini, che la finì a colpi di pietra e poi la lanciò da un dirupo per inscenarne il suicidio. Dopo tre gradi di giudizio l’uomo, al quale non è stata riconosciuta la premeditazione, è stato condannato a diciannove anni di carcere. 

Giovanna Ferrari dopo la tragica morte della figlia ha cominciato una battaglia contro il femminicidio e lo stalking e ha scritto un libro sulla storia di sua figlia Giulia dal titolo “Per non dargliela vinta”.

Ai nostri microfoni Ferdinando Imposimato, ex Giudice e Giovanna Ferrari, mamma di Giulia Galiotto