In Emilia Romagna sono quasi 3000 i bambini e i ragazzi allontanati o senza famiglia, presi in carico dai servizi sociali e accolti in comunità. A Modena sono più di 400
In Emilia Romagna al 31 dicembre 2017, erano 2970 i minori fuori dalle famiglie d’origine presi in carico a tempo pieno dai servizi sociali o da comunità residenziali. Un numero importante da analizzare non solo per la sua portata ma per la tendenza alla crescita; se analizziamo i dati storici pubblicati nell’archivio della regione, aggiornati al gennaio 2015, i bambini in questa condizione erano 2569. I numeri hanno registrato un incremento soprattutto nel 2014, concomitante con l’emergenza migratoria che ha portato in Italia insieme a migranti adulti anche minori stranieri non accompagnati. In questo contesto spiccano i numeri di Modena, dove al gennaio 2015, ultimo dato disponibile pubblicato, erano 411 i minori affidati fuori famiglia. Dato secondo per quantità in numeri assoluti, solo ai 502 di Bologna, ma primo in termini percentuali in regione rispetto alle altre province. Un quadro che fonda quantomeno l’opportunità di analisi sulle cause dell’allontanamento degli affidi e sul funzionamento del sistema. Elementi al centro delle commissioni che saranno istituite nei prossimi giorni sia a livello parlamentare che regionale, a quanto pare con la condivisione delle forze politiche che dopo Bibbiano si sono trovare d’accordo sul punto che la ricerca della verità sui gravi fatti fino ad ora contestati non deve conoscere contrapposizioni ideologiche e politiche.






































