Il Nucleo antievasione fiscale della Municipale di Modena ha fermato tre uomini coinvolti in un intreccio di società sospetto. Merce acquistata in contanti veniva stoccata in un magazzino di Bologna intestato a una ditta romana, ma fatturata presso una società bulgara
Il Nucleo antievasione fiscale della Municipale di Modena ha fatto emergere un intreccio di società che, secondo l’ipotesi più accreditata, potrebbe essere riconducibile a un giro di evasione fiscale. L’operazione è scattata a seguito di un controllo routinario della stradale, che a dicembre ha rilevato un furgone in sosta irregolare nel parcheggio di un ipermercato a Modena. Tra il veicolo e il centro commerciale facevano la spola, caricando grandi quantità di pannolini per bambini e birre, un marocchino di 27 anni e due italiani di 20 e 56 anni originari di Napoli ma tutti residenti nel bolognese. Dai controlli incrociati successivi è emerso che la merce acquistata in contanti veniva stoccata in un magazzino a Bologna riconducibile a una società di Roma. Tuttavia, gli stessi prodotti venivano fatturati a una società bulgara, presso la quale i tre uomini hanno dichiarato di lavorare, negando di conoscere quella romana, che negli ultimi due anni non ha presentato dichiarazioni fiscali pur risultando attiva. L’ipotesi in corso di accertamento è che con un intreccio di fatturazioni l’iva potesse essere recuperata tramite l’azienda bulgara. Dal nucleo antievasione fiscale di Modena è partita una segnalazione alla finanza di Bologna, dove ha sede il magazzino di raccolta della merce.





































