Dopo il tavolo di confronto Seta e CGIL, senza il resto del fronte sindacale, Cisl, Uil, Faisa e Ugl accusa Seta di volere dividere il fronte sindacale. E parlano di inacettabile provocazione e annunciano una nuova stagione di scioperi

‘Prima fa incontri solo con la CGIL, poi ci ricatta comunicandoci che un tavolo sindacale si fa solo se c’è la CGIL. E’ evidente che la dirigenza Seta dopo avere voluto a tutti i costi la spaccatura sindacale nella riunione del 5 dicembre scorso (dove partecipò solo la CGIL), continua a comportarsi in modo scorretto e senza rispetto di chi rappresenta la maggioranza dei lavoratori’. E’ duro l’affondo dei sindacati di categoria Cisl, Uil, Faisa, Ugl che dopo i 4 scioperi in due mesi hanno di fatto interrotto il 5 dicembre scorso i rapporti con CGIL che, in occasione della presentazione del Piano industriale, ha scelto di sedersi al tavolo con la dirigenza Seta. Da qui il fronte a 5 è rimasto a 4. L’uscita della CGIL non ha impedito allo sciopero del 16 dicembre indetto per denunciare le condizioni di lavoro, gli straordinari diventati ordinari, ordini di servizio improvvisi, e, in generale la mancanza dei rapporti tra proprietà e sindacati (problematiche che i sindacati hanno sempre posto ancora prima della discussione sul contratto armonizzato tra i bacini di competenza Seta), di superare il 90% delle adesioni. Da qui i 4 sindacati avevano chiesto a Seta di convocare un tavolo di confronto separato senza CGIL. Una richiesta che Seta ha respinto – affermano Uil, Faisa, Cisl, e Ugl – convocando per il 28 dicembre una riunione alla presenza della CGIL”. Risposta che i sindacati giudicano come un ricatto con l’obiettivo di dividere ulterioremente il fronte sindacale, ancora compatto su 4 sigle. Da qui l’annuncio, se le posizioni di Seta non cambieranno, di una nuova mobilitazione che potrebbe aprire, già ad inizio hanno ad una nuova serie di scioperi. Una sfida di fine anno lanciata alla dirigenza messa nero su bianco in una nota unitaria delle rappresentanze sindacali dei tre bacini di competenza Seta: Modena, Reggio Emilia e Piacenza dove si legge: ‘Il presidente non ci sottovaluti, e non pensi di avere a che fare con degli sprovveduti’