Stabilimento chiuso e operai in ferie forzate per cali nella produzione. Da oggi si scende da 13 a 10 vetture al giorno
Lo stabilimento Maserati di via Ciro Menotti non naviga in buone acque. Per questo venerdì l’azienda ha disposto un fermo produttivo di un giorno: la fabbrica resterà chiusa, con gli operai che saranno messi in ferie forzate. Non solo: ad accogliere i lavoratori al loro rientro dopo le festività natalizie è arrivata anche la notizia di una ulteriore riduzione dei volumi produttivi. Non ci sarà più da assemblare 13 vetture Maserati al giorno, ma 10, quando appena un anno fa si era a quota 19.
Notizie che vanno in controtendenza rispetto alle ottime performance di vendite della Casa del Tridente, che nel 2015 ha messo a segno il record di vendite in Italia, con 1.360 auto immatricolate. Il guaio, per i circa 300 operati modenesi, è che nel nuovo corso avviato da circa quattro anni a questa parte lo stabilimento di via Ciro Menotti è sempre meno strategico.
Non è un caso se le auto di punta del marchio, dalla Ghibli in giù, vengono assemblate tutte nella fabbrica torinese di Grugliasco e se qui a Modena è rimasta solo la produzione delle sportive Granturismo e Gran Cabrio, a dir poco marginali nel quadro della gamma Maserati. Il timore diffuso è che, di questo passo, si vada verso la chiusura tout court dell’impianto. Nei prossimi giorni è previsto un incontro tra azienda e sindacati.