Beppe Grillo è stato condannato a pagare all’editorialista e professore UniMore Franco Battaglia 50mila euro più 2200 di spese legali per averlo attaccato, nel 2011, con espressioni offensive

Il leader del Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo, deve pagare 50mila euro al professore dell’Università di Modena Franco Battaglia, per averlo attaccato con “espressioni offensive”. Questo è ciò che ha stabilito la Cassazione. Il motivo dietro al pagamento di questa cospicua somma è da ricercare nel 2011, quando, alla vigilia del referendum “pro atomo”, Grillo si espresse contro il docente universitario e “negazionista” del cambiamento climatico – di recente di nuovo sotto ai riflettori per le sue dichiarazioni su Greta Thunberg – e sostenitore dell’energia nucleare. Secondo la Cassazione, quanto attribuito da Grillo al professore di chimica di UniMore è vero ed è di interesse pubblico, «tuttavia – si legge nelle motivazioni depositate ieri – le espressioni usate sono offensive in quanto, pur rispondendo alle frasi pronunciate dal Battaglia, stante l’esigenza di porre l’opinione pubblica a conoscenza di tale censurato orientamento, si sono sostanziate, almeno per una parte in attacchi personali». Grillo, che è stato inoltre condannato a pagare 2200 euro di spese legali, durante il suo comizio aveva detto «Non puoi permettere ad un ingegnere dei materiali e neanche ad un ingegnere nucleare, parlo di Battaglia, consulente delle multinazionali, di andare in televisione e dire così, con nonchalance, che a Cernobyl non è morto nessuno: io ti prendo a calci nel c… e ti sbatto fuori dalla televisione, prendo un avvocato e ti denuncio e ti mando in galera»