Una busta sospetta è arrivata ieri nell’ufficio del magistrato Federico Casalboni. All’interno c’erano due ovuli contenenti una sostanza bianca. Attivata la procedura d’emergenza prevista

Una lettera con due ovuli bianchi sigillati nel cellophane e contenenti della polvere bianca. Questa è la busta inviata ieri da un detenuto al magistrato di sorveglianza Federico Casalboni, che ha immediatamente allertato le Forze dell’Ordine per chiarire la natura della sostanza. Dal suo ufficio in via San Pietro, intorno alle 11 è scattata la procedura di emergenza prevista in caso di possibile allarme chimico biologico: sul posto sono intervenuti gli uomini della Polizia Scientifica e i Vigili del Fuoco che dopo aver raggiunto il suo ufficio hanno provveduto a sigillare in un contenitore asettico. Attualmente il materiale è stato posto sotto sequestro dalla Polizia Scientifica in attesa di essere analizzato, le indagini sono coordinate dalla pm Graziano, a attualmente sembra non esserci nessuna ipotesi di reato . Secondo quanto riportato dalla Gazzetta di Modena la lettera era stata inviata da un detenuto che avrebbe chiesto al magistrato di poter essere trasferito da Rimini al carcere di Modena. Oltre a questa richiesta nella busta termosaldati e incellophanati sotto un plico di una decina di fogli c’erano i due ovuli sospetti. Allertate le Forze dell’Ordine ora non resta che attendere i risultati per capire di che tipo di sostanza si tratti.