Il Carpi sabato cercherà la vittoria a Salerno dove nelle ultime due gare ha fatto sempre bottino pieno. Sfida speciale col nemico-amico Claudio Lotito, patron dei campani

Tutto è cominciato nel febbraio del 2015, quando un’intercettazione telefonica fece incrociare per la prima volta le strade del Carpi e di Claudio Lotito, patron della Lazio e della Salernitana, avversaria sabato all’Arechi dei biancorossi. L’imprenditore romano rivelava che quel Carpi di Castori, lanciato ormai verso la A, sarebbe stato un disastro dal punto di vista economico per il movimento calcistico italiano in caso di promozione, così come il Frosinone. Un anatema che poi si trasformò in realtà a maggio con il salto di categoria per entrambe le squadre e da quella telefonata i tifosi biancorossi non hanno mai smesso di prendersela, con striscioni e cori, contro Lotito. Il caso poi ha voluto che fu proprio la Lazio di Lotito, imponendosi 3-1 a Modena in una gara segnata dai due rigori falliti da Mbakogu, a decidere la retrocessione del Carpi fra i cadetti del maggio 2016. Ma nel frattempo Lotito era già diventato, almeno sotto il profilo della politica calcistica, un alleato del Carpi e del patron Bonacini nei delicati equilibri per la governance della Lega Calcio. Sul campo invece il Carpi sabato dovrà cercare di ripetere le ultime due gare di Salerno, dove ha sempre fatto bottino pieno. Nel dicembre del 2016 furono Di Gaudio e Bifulco a firmare il 2-1 di fine andata, bissato nel febbraio di un anno fa grazie ai gol di Poli e Verna, che illusero il Carpi di poter lottare per i playoff. Sabato, sempre contro Lotito, solo una vittoria può prolungare la speranza della squadra di Castori.