Dopo l’apertura della rotatoria e il rifacimento del parcheggio, sono state svelate questa mattina le insegne che cambiano nome alle vie di accesso alla Porta Nord della stazione dei treni, intitolate a Rita Levi Montalcini e Maria Montessori
Dopo l’apertura e l’inaugurazione nel dicembre scorso della rotatoria e del collegamento con via Canaletto, realizzate dopo 20 anni dal progetto e dalla presentazione con le risorse arrivate grazie al bando periferie, oggi è arrivata la seconda inaugurazione per l’area di accesso alla porta nord della città. Questa volta riferita alla trasformazione in area pedonale di quello che era parcheggio, all’apertura di un depositito custodito automatizzato per le biciclette, e al nuovo nome dato alle vie di accesso all’area, ora via Montessori e via Rita Levi Montalcini. Tutto rimandato a data destinarsi invece rispetto ad altre strutture fondamentali per ricucire la città sull’asse nord-sud. Compreso il sottopasso con tapirulan fino all’ingresso principale della stazione. Tempi non previsti. Nonostante gli interventi per la viabilità ciclopedonale che ha tolto spazio al parcheggio, rimangono a boccasciutta i ciclisti che sostano liberamente in zona. Chi non ha la chiave e non ha attivato tutta la procedura per accedere ai depositi protetti utilizzati solo da una minima parte dei ciclisti, si deve accontentare di due vecchie rastrelliere capaci di ancorare soltanto una decina di mezzi. I lavori non hanno portato alcun vantaggio in termini di posti auto dove il saldo prima e dopo i lavori è zero. Il tutto è rimandato all’arrivo dei 180 posti in silos ma legato soltanto all’intervento del nuovo centro Esselunga. Se può consolare il sindaco ha annunciato, nell’area sottratta al parcheggio e destinata ai pedoni, l’installazione di un monumento al migrante.
Nel video l’intervista a Guido Calvarese, Responsabile servizio mobilità e traffico Comune di Modena