Secondo venerdì di udienza in Corte d’Assise in Tribunale a Modena per il processo sul duplice omicidio di Zocca. Alla sbarra il 58enne Angelo Rainone, accusato di avere ucciso a colpi di roncola i due anziani Ugo e Brenno Bertarini. Questa mattina la ricostruzione della scena del delitto

Le foto della stalla in cui gli inquirenti , la mattina del 26 febbraio 2018, trovarono i corpi dilaniati da colpi dilama dei fratelli Ugo e Brenno Bertarini sono passate questa mattina sugli schermi dell’aula della corte di assise del tribunale di Modena dove questa mattina si è svolta la seconda udienza del processo sul duplice omicidio di Zocca e che vede imputato Angelo Rainone, il 58 enne agricoltore di Maserno di Montese, con l’accusa duplice omicidio aggravato e stalking. Ad un anno esatto da quel giorno in cui nella frazione di Lame di Zocca la casa dei fratelli Ugo Bertarini, di 72 anni, ex suocero del presunto assassino, e Brenno Bertarini, di 69 anni, si trasformò nella scena di un crimine efferato commesso nella stalla. Al vaglio del PM Lucia De Santis le fotografie raccolta dal personale dei Carabinieri che intervenne sul posto e che documentano l’efferretezza del delitto, i segni dei 27 e 47 colpi di roncola sferrati sui corpi dei due anziani. Un analisi dettagliata che questa mattina ha mostrato le profonde e mutilanti ferite riportate alle mani di Brenno Bertarini che al momento della morte indossava una giacca gialla di cui un frammento sarebbe stato ritrovato in un secchio con luquido rossastro nel quale sono state riscontrate tracce ematiche e dove sarebbe state ritrovata anche la roncola possibile arma del delitto. Le indagini condotte dai Carabinieri coordinate dal PM Lucia De Santis, portarono qualche giorno dopo al principale sospettato Angelo Rainone incastrato dalle immagini video della sua auto ripresa sia all’andata che al ritorno lungo la strada tra casa sua e la fattoria dei Bertarini, in un orario compatibile col delitto, avvenuto all’alba. Tali da portare la difesa a richiedere un incidente probatorio per rivedere le tracce trovate nel capannone. Ed è su questo aspetto relativo alle oggettive tracce di Rainone sul luogo del delitto che si concentrata questa mattina l’udienza. La difesa di Rainone punterà su un processo indiziario mentre l’accusa pubblica e privata ritiene che esistano delle prove solide di responsabilità a carico dell’imputato. La famiglia dei fratelli Bertarini si è costituita parte civile.