E’ polemica sulla decisione della giunta comunale di Modena di creare e di mettere al proprio servizio, dal primo gennaio, un ufficio comunicazione alle proprie dipendenze con tre giornalisti di fiducia che hanno lavorato per il comune, in scadenza di contratto il 31 dicembre. Modena Volta pagina chiede al sindaco di ritirare l’atto

Il caso, che nelle prossimi giorni potrà essere esaminato anche sul piano giuridico, è scoppiato sul piano politico. Nei giorni scorsi la giunta comunale di Modena ha deliberato la creazione ex novo di un ufficio comunicazione al servizio degli assessori e del sindaco dove fare lavorare giornalisti espressamente di fiducia della giunta stessa, alle proprie dirette dipendenze. Attivo dal primo gennaio e fino alla fine del mandato del primo cittadino. Di fatto per il tempo della campagna elettorale. Un atto che ha subito scatenato la reazione sui social e con note stampa ufficiali, di forze di opposizione, di centro destra così come di centro sinistra. come quella di Modena Volta Pagina, che sottolinea l’uso di risorse pubbliche per una comunicazione al proprio servizio di stampo politico anziché istituzionale. Il Comune non è il PD ricorda Modena Volta Pagina che chiede al sindaco e alla giunta di fare un passo indietro di ritirare l’atto. Tra i punti contestati c’è il fatto che per fare funzionare l’ufficio di comunicazione alle proprie dirette dipendenze la giunta ha scelto tre giornalisti di propria fiducia. Gli stessi scelti negli anni scorsi per incarichi di addetto stampa all’interno del comune, ed in scadenza di contratto il prossimo 31 dicembre. Tra loro c’è anche il capo ufficio stampa del comune, che è anche Presidente della sezione modenese del sindacato dei giornalisti, che passerà, dal gestire la comunicazione del comune a gestire quella politica del governo del comune alle dirette dipendenze della giunta e del sindaco ora ufficialmente ricandidato dal PD alle prossime elezioni. Con tanto di stipendio parametrato sui sei mesi di incarico, a 67.000 euro l’anno.