Il Sassuolo perde nettamente 3-1 con la Roma nel turno infrasettimanale di Santo Stefano. Una partita a senso unico per i giallorossi che concedono il gol della bandiera a Babacar al 90°
L’esperimento del boxing day all’italiana non fa bene al Sassuolo che all’Olimpico sembra una squadra completamente diversa da quella che, solamente tre giorni prima, ha saputo tener testa al Torino imponendo il proprio gioco e meritando più di quel punto messo in cascina. Contro la Roma, ieri sera, non c’è stata partita con i giallorossi che a larghi tratti hanno maramaldeggiato su una squadra molle e priva di quella grinta che l’ha caratterizzata sin dalla prima giornata di campionato. Il rigore che porta in vantaggio la squadra di Di Francesco lascia più di un dubbio, così come quella goal line tecnology che non convalida una rete per i neroverdi parsa ai più cristallina, sono solamente alibi a cui aggrapparsi per raccontare una gara in cui la Roma avrebbe potuto dilagare. Il Sassuolo inizia col piglio giusto, con Berardi che al primo minuto mette in difficoltà Olsen con un tiro dalla distanza, ma al primo affondo giallorosso deve capitolare. Ferrari tocca Schick in area nel tentativo di limitarlo, l’arbitro Giacomelli ci mette quattro minuti prima di convalidare con l’aiuto del Var un rigore che Perotti trasforma con freddezza. Il Sassuolo prova a reagire e al 19° va vicino al pari grazie al più clamoroso degli autogol, ma la goal line tecnology non convalida la rete. Al 23° di fatto la Roma chiude l’incontro: ripartenza di Schick, che palla al piede si fa metà campo indisturbato e mette in rete il 2-0 driblando Consigli in uscita. La partita sostanzialmente finisce qui: il Sassuolo non crede più nella rimonta ed offre il fianco alla prima rete in serie A del diciannovenne Zaniolo al 59° per poi trovare il gol della bandiera al novantesimo con un evanescente Babacar che finalizza una bella imbucata di Locatelli. Sabato pomeriggio, nell’ultima gara prima della sosta invernale, al Mapei Stadium arriverà quell’Atalanta capace di fermare ieri sul 2-2 la Juventus: ai neroverdi servirà una partita completamente diversa da quella dell’Olimpico per chiudere l’anno col sorriso.






































