Un 20 enne bosnicaco pluripregiudicato è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare della Squadra Mobile di Modena. Accusato di diversi furti su auto e furgoni in sosta, il nomade sconterà gli arresti domiciliari nell’alloggio dal quale era stato sfrattato

Volto noto anche al Comune, oltre che alla Polizia, aveva alle spalle un nutrito curriculum di ladro e scassinatore. Si tratta di un 20 enne bosniaco, residente a Modena da anni: prima in un’area nomadi della città, poi inserito in uno dei percorsi di residenzialità gestiti dal comune, prima negli alloggi di via Tre Re e poi, a seguito di sfratto esecutivo, in via delle Costellazioni. Qui gli agenti della squadra Mobile lo hanno raggiunto questa mattina, in esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale. E’ accusato di una serie di furti su autovetture e mezzi in sosta avvenuti in città. Il più importante lo scorso maggio quando in via Nicola Fabrizi aveva forzato il portellone di un furgone parcheggiato asportando 9 valigie che aveva caricato e fatto sparire, a sua volta, in un furgone sul quale andava in giro per la città, pronto per essere caricato con la refurtiva che poteva capitare; compresa quella che nell’agosto scorso aveva appena asportato da diverse auto in sosta tra viale Tassoni e via del Luzzo, sempre a Modena. In un caso era già stato colto anche in flagranza di reato da uno dei proprietari delle auto razziate che era riuscito a rientrare in possesso di un cellulare rubato. Per lui scattò la denuncia. In un altro caso l’uomo aveva anche avuto la faccia tosta di denunciare il furto di un cellulare che lui stesso aveva rubato. Esaminando le carte dei fatti più recenti è spiccato l’ordine di custodia cautelare. Per lui arresti domiciliari che sconterrà, quasi paradossalmente, in un appartamento di via Tre Re dal quale era stato sfrattato.