La corte dei conti ha verificato il raggiungimento degli obiettivi e degli impegni posti dal Comune rispetto alle proprie undici società partecipate. E a quanto pare le cose non sono andate come dovevano
Sono principalmente i mancati obiettivi raggiunti rispetto a due società partecipate dal comune di Modena, in particolare Promo e Banca Etica a sollevare i rilievi della Corte dei Conti nei confronti del Comune. L’organismo nazionale che tra i compiti ha anche quello di analizzare opportunità e compatibilità della spesa degli enti pubblici ha analizzato se e come il Comune avesse ottemperato agli obblighi imposti dalla normativa che regola la gestione ed i rapporti con le societa partecipate e che il comune stesso si era impegnato ad onorare nella seduta del Consiglio Comunale dell’aprile 2017. Dopo l’uscita da Hsst e da BPER doveva essere il turno dell’uscita da Promo e Banca Etica. Per la prima società di promozione si trattava di completare un percorso di dismissione e naturale sganciamento da parte del Comune, per la seconda la stessa Corte dei Conti aveva indicato l’uscita dalla società in quanto ritenuta non indispensabile al perseguimento delle finalità istituzionali. Obiettivi che dovevano essere raggiunti entro il 30 settembre ma che stando alle conclusioni delle analisi della Corte dei Conti non sarebbero stati perseguiti dal Comune. Elemento che ha fatto scattare un richiamo sulla necessita di completarne il processo di uscita. Rilievi, da parte della Corte dei Conti che oltre a Banca Etica e Promo interesserebbero anche AMO, l’agenzia per la mobilità, che dovrebbe fare di meglio per contenere i costi, e Seta, la cui organizzazione renderebbe inapplicabili le disposizioni sui compensi del consiglio di amministrazione. Focus anche sulle società ForModena e ModenaFiere: per entrambe attenzione puntata sui bilanci in perdita per la maggiore parte degli esercizi negli ultimi 5 anni.






































