Cresce tra i commercianti la percezione di insicurezza. Lo dice la ricerca sulla legalità di Confcommercio, che ha coinvolto circa 200 aziende della provincia. Tra i crimini in aumento, ci sono i furti, l’abusivismo e la contraffazione

Commercianti aggrediti, impauriti dall’aumento del degrado e delusi dalle pene troppo tenere con chi commette reato: questo il quadro di crescente percezione di insicurezza riportato dall’indagine annuale di Confcommercio. Un quadro confermato dalla ricerca di Italia Oggi, che vede Modena scesa di diverse posizioni sul fronte sicurezza e non di meno dai casi di cronaca che spesso vedono come protagonisti commercianti presi di mira. L’indagine sui fenomeni criminali del 2018 condotta dall’associazione di categoria ha coinvolto circa 200 aziende in tutta la provincia e si è concentrata su diversi temi, tra i quali spicca la percezione dell’andamento della criminalità, che risulta peggiorata. Secondo il 47% degli intervistati i livelli di sicurezza sono diminuiti. A preoccupare maggiormente sono i furti, che sono percepiti come in aumento dal 62% degli intervistati. Seguono la contraffazione e l’abusivismo, anche legato alla sharing economy. Sempre più commercianti, ritengono che sia necessario mettere in atto misure più efficaci per contrastare i fenomeni criminali. La certezza della pena è quella considerata maggiormente efficace dall’81% degli intervistati. A questa, si affianca la percezione, condivisa dal 92% dei commercianti, che le leggi esistenti non siano efficaci per contrastare la criminalità e la richiesta di maggiore protezione da parte delle forze dell’ordine.

Nel video l’intervista a Riccardo Pisani, Vicepresidente Federalberghi Modena