Si trova ricoverato nel reparto di terapia intensiva del Policlinico di Modena il 67enne colpito da una sospetta meningite batterica. I primi accertamenti escluderebbero come causa il meningicocco e dunque il rischio di contagio
È ricoverato in terapia intensiva da venerdì per una sospetta meningite batterica. Si tratta di un uomo di 67 anni che lo scorso giovedì era stato portato al pronto soccorso di Mirandola con sintomi che ne hanno richiesto il ricovero. All’aggravarsi del quadro clinico, l’anziano è stato trasferito prima nel reparto di malattie infettive del Policlinico, e poi in terapia intensiva. I primi accertamenti di laboratorio hanno provvisoriamente escluso una meningite da meningococco e con essa il rischio di contagio, ma in attesa della conferma definitiva delle analisi – prevista per domani – è stata a comunque disposta la profilassi antibiotica a tutti coloro che hanno avuto contatti stretti con il paziente, compresi gli operatori sanitari che lo hanno assistito, e due pazienti del reparto dell’Ospedale di Mirandola presso il quale è avvenuto il ricovero per un breve periodo. Si tratta di un intervento, precisa l’Ausl, attivato a scopo cautelativo, ricordando come la meningite – ovvero un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale – possa avere diverse cause, di cui l’unica che richiede una profilassi per evitare un possibile contagio sia quella batterica, causata soprattutto dal meningicocco, che solo l’esito delle analisi di domani potrà scongiurare definitivamente.


































