Un arresto e una denuncia in stato di libertà. A Novi un uomo è stato fermato in violazione del divieto di avvicinamento all’ex compagna mentre a San Felice una donna è stata picchiata alla presenza dei tre figli minori

Una violenza che non conosce origine né estrazione sociale, quella che troppo spesso le donne sono costrette a subire per mano di mariti o compagni. In poche ore due sono state le accuse di maltrattamento in famiglia. A Novi di Modena questa notte un uomo del ’66 originario di Salerno è stato arrestato dai carabinieri locali e dalla compagnia di Carpi. È stato sorpreso dai militari mentre stava danneggiando a calci e pugni l’auto della sua ex convivente, violando così anche la misura del “divieto di avvicinamento” emessa dal Tribunale. Un divieto scattato perché l’uomo non si limitava a danneggiare solo gli oggetti della donna: più volte l’aveva picchiata violentemente, fino a tirarle una testata in pieno volto. Maltrattamenti reiterati che hanno fatto scattare la misura di allontanamento che il 66enne non ha rispettato. Colto in flagranza di reato, è stato arrestato dai carabinieri e portato in carcere a Modena con l’accusa di maltrattamento in famiglia e danneggiamento aggravato. Ieri a San Felice, una denuncia in stato di libertà è scattata ai danni di un operaio cingalese dell’82 per aver malmenato la convivente alla presenza di tre figli piccoli. La donna, rivoltasi al pronto soccorso, ha ricevuto una prognosi di 10 giorni. Si è trattato dell’ultimo episodio di una serie prolungata di maltrattamenti. Lei e i tre figli sono stati presi in carico dai servizi sociali comunali e sistemati in struttura protetta.