Agli effetti negativi del maltempo hanno fatto da contraltare quelli positivi relative alla percentuale di inquinanti. Vento e pioggia hanno drasticamente ridotto il tasso di PM10 presenti nell’aria
Forse nemmeno 100 o mille blocchi del traffico o domeniche ecologiche riuscirebbero a fare nella lotta allo smog, quanto hanno fatto vento e pioggia che hanno sferzato la provincia e l’intera regione negli ultimi giorni. Portando i valori di tutti gli inquinanti ben al di sotto delle medie giornaliere di allerta, comprese le PM 10 sotto i 25 microgrammi metro cubo medi, la metà della soglia limite su tutta la provincia. Dalla stazione di Mirandola a quella di Carpi in via Remesina da quella del parco Ferrari fino al parco Edilcarani di Sassuolo, arrivando in via Giardini a Modena, solitamente maglia nera di tutte le classifiche, dove lunedì è stata registrata una media giornaliera di 22 microgrammi per metro cubo. Al di sotto della metà del consentito. Il più basso della provincia fissa a 17 il valore registrato nella centralina di Gavello di Mirandola. Il più alto è nella zona di Albareto alle porte della città con un valore di 25 microgrammi comunque pur sempre la metà rispetto alla soglia media consentita. Dati bene abbondantemente sotto la media anche per quanto riguarda le PM 2,5. Valori che hanno raggiunto ieri uno dei livelli più bassi della stagione al termine di una serie di giornate positive, almeno per l’inquinamento. Dai superamenti dello scorso giovedì i dati, in parallelo al peggioramento delle condizioni meteo e al vento, si sono riportati prima sotto i valori limite e poi a calare fino alla metà. Valori che potrebbero mantenersi sotto i limiti visto l’arrivo del nuovo peggioramento meteo previsto giovedì






































