In mattinata il Consiglio di Stato ha accolto l’istanza della Lega di B contro il provvedimento del Tar del Lazio che aveva ordinato il ritorno a 22 squadre

Questa volta il punto lo mette a segno la Lega di B. Nella farsa che da ormai due mesi sta mettendo in ridicolo il calcio italiano, in mattinata il Consiglio di Stato ha accolto l’istanza della Lega cadetta di sospensiva cautelare del provvedimento del Tar del Lazio che ripristinava il format della B a 22 squadre. Il Consiglio di Stato ha inoltre fissato la discussione collegiale per il prossimo 15 novembre. Tornano dunque in vigore tutti quei provvedimenti con cui lo scorso 13 agosto il commissario Figc Fabbricini bloccò i ripescaggi, virando sul format a 19 squadre attualmente in vigore. In attesa del Consiglio Federale convocato dal neo presidente Gravina per martedì, ecco che cambia ancora lo scenario con le squadre cadette che mettono a segno un nuovo importante ribaltone. Intanto ieri sera si è aperta la nona giornata e l’anticipo ha regalato un brivido al Carpi, visto che il Venezia appaiato in classifica a quota 5 punti ha sfiorato il colpaccio a Palermo. In vantaggio con Segre e in superiorità per 20’ dopo il rosso al palermitano Trajkovski, i lagunari si sono fatti riacciuffare proprio al 90’ dall’ex terzino biancorosso Struna, che ha fatto indirettamente anche un favore al Carpi, da ieri comunque solitario al terz’ultimo posto. Oggi Poli e compagni devono sperare nei passi falsi di Foggia e Livorno per non rimanere in fondo alla classifica. I pugliesi, a -1 dal Carpi per colpa degli 8 punti di penalizzazione, ospitano alle 15 il Lecce in un derby molto caldo, mentre il Livorno fanalino di coda staccato di 3 punti dalla squadra di Castori se la vede sempre alle 15 in uno scontro importante per la zona calda con l’Ascoli.