Caso di amianto al Policlinico: le aziende Usl e Ospedaliero-Universitaria rassicurano sulla sicurezza dell’edificio. La risposta è arrivata dopo specifici controlli, che hanno stabilito come il materiale della vecchia struttura non rilasci polveri pericolose

“L’edificio è vecchio ma sicuro”: così le aziende Usl e Ospedaliero-Universitaria rispondono alla questione della presenza di amianto nel Poliambulatorio del Policlinico di Modena. Il caso era finito nell’assemblea regionale, con un’interrogazione presentata dal leghista Stefano Bargi per conoscere i potenziali rischi della struttura ospedaliera. Le aziende Usl e Ospedaliero-Universitaria, dopo i controlli hanno fornito una rassicurazione: l’edificio è sicuro sotto il profilo delle fibre di amianto, pur non negando la presenza del materiale. Le aziende hanno però spiegato che la potenziale pericolosità dell’amianto è legata alla possibilità di rilascio di fibre che si disperdono nell’aria e che possono per questo essere respirate. L’amianto contenuto nelle pavimentazioni e nei pannelli esterni del Poliambulatorio è di matrice compatta, cioè non rilascia polveri a patto che non venga distrutto con attrezzi meccanici. Motivo per cui, hanno spiegato le aziende, quando vengono effettuati lavori di manutenzione su queste parti dell’edificio, vengono prese le specifiche precauzioni previste dalla normativa. Il Poliambulatorio del Policlinico già nel 2011 doveva essere dismesso, ma il piano ha subito uno slittamento a causa del terremoto del 2012. Per non interrompere il servizio sanitario in attesa di adeguamento sismico, la struttura dismissione non partirà prima del 2019.