Biancorossi al lavoro da oggi dopo la sosta in vista della sfida di sabato ad Ascoli, dove Castori è ancora un idolo per la salvezza del 2011

La sosta è alle spalle, da oggi il Carpi rimette la testa sul volante per preparare la delicata trasferta di sabato ad Ascoli. Una gara che vale doppio dopo il beffardo pari con il Cosenza, visto che i marchigiani hanno appena un punto in più in classifica, anche se hanno già osservato quel turno di riposo che al Carpi toccherà sabato 27. Per Castori sarà il solito emozionante amarcord tornare al Del Duca da avversario, lo stadio in cui 7 anni fa ha compiuto un vero e proprio miracolo sportivo. Allora, reduce dall’esonero di Piacenza, il tecnico biancorosso venne chiamato dal club marchigiano a inizio novembre del 2011 per prendere il posto di Gustinetti, sollevato dall’incarico a seguito di un filotto negativo di 6 sconfitte in 7 gare. Castori rileva una squadra ultima in classifica: debutta pareggiando col Novara e sbancando il Braglia di Modena campo di casa del Sassuolo e con una striscia di 6 gare utili rimette in acque tranquille i bianconeri, appesantiti dal fardello di 6 punti di penalizzazione per il processo calcioscommesse. Nonostante quel “meno” in classifica con Castori l’Ascoli riesce a scalare posizioni e chiude a quota 50 punti, timbrando una storica salvezza, che fa entrare per sempre nel cuore dei tifosi bianconeri il tecnico di San Severino, ancora oggi acclamato quando torna da rivale al Del Duca. Intanto lo stop del campionato è servito per recuperare qualche acciaccato come Pezzi, mentre Piu è sempre ai box.