È terminata una mappatura dei beni immobili delle parrocchie del territorio, al fine di dare una nuova vita agli stabili in disuso o di venderli per investire in altre opere solidali

Riflettere sugli immobili, sul fatto che non debbano essere solo muri, ma occasioni. È questo il motivo che ha spinto la diocesi di Modena e Nonantola a fare un censimento dei suoi stabili, con particolare attenzione a quelli in disuso. Il fine è quello di incitare le parrocchie a ripensare questi spazi per dare loro nuova vita oppure a venderli per investire i soldi in nuovi progetti. Come quello che ha visto nascere il nuovo centro Accoglienza Papa Francesco, in via dei Servi a Modena, inaugurato il giugno scorso, la casa della carità a Cognento, o ancora la stessa mensa che nascerà nell’ex cinema Cavour, il cui cantiere ha ricevuto oggi la benedizione di Monsignor Erio Castellucci. Ulteriori dettagli verranno svelati nei prossimi giorni, ma sarebbero almeno una decina gli stabili di proprietà di parrocchie messe sotto la lente.

Nel video l’intervista ad Antonio Barbieri, Economo della Diocesi di Modena e Nonantola