Dopo la revoca dello sciopero del 17 settembre il fronte sindacale è in attesa del nome del nuovo direttore dell’azienda di trasporti pubblici o della riconferma di Badalotti, sui cui si giocano equilibri politici

Resta la figura dell’ex direttore Badalotti ad essere al centro del confronto e delle schermaglie politiche nell’autunno di seta. Con il Bacino di reggio, di cui Badalotti proviene, che preme per una riconferma dell’ex direttore e con Modena che, attraverso il nuovo Presidente, si è espressa per il no alla riconferma. Equilibri ancora molto incerti nella definizione della nuova governance dell’azienda di trasporti nella nuova era del presidente Cattabriga. Una fase, ribadisce il fronte sindacale composto da Cisl Uil e Faisa e UGL, senza CGIL che ha scelto dal dicembre scorso di sedersi al tavolo delle trattative aziendali, che deve essere al segno della discontinuità. Discontinuità ribadita dal segretario regionale confederale Uil Luigi Tollari e ribadito oggi sul piano provinciale.

Nel video l’intervista a Carmine Bovienzo, Segreteria provinciale UIL Trasporto