“Bisogna sbloccare gli emendamenti per proseguire con il lavoro di ricostruzione in tempi rapidi”. Questo il messaggio rivolto al Governo che arriva dalla Regione a seguito del Comitato istituzionale Post Sisma 2012. L’Esecutivo ha intanto sancito l’impignorabilità dei fondi destinati ai comuni colpiti dal terremoto
La regione Emilia Romagna fa pressing al governo gialloverde per sbloccare gli emendamenti che consentono di proseguire con la ricostruzione post terremoto. È stato chiesto ieri, al termine del Comitato Istituzionale Post Sisma 2012 che ha riunito i sindaci del cratere, un incontro urgente con l’esecutivo. Da parte del Governo è arrivata una prima risposta, ovvero l’impignorabilità dei fondi destinati ai comuni colpiti dal terremoto. Ma la Regione sostiene che non sia abbastanza. Manca ancora il via libera del Ministero dell’Economia al Decreto per lo sblocco dei 350 milioni per le opere pubbliche stanziate nella legge di bilancio 2018. Inoltre, ci sono altre misure che hanno bisogno di essere approvate. In particolare una serie di proroghe: quella per l’assunzione del personale che lavora nei Comuni e nell’Agenzia della ricostruzione, la proroga per il riconoscimento degli straordinari del personale degli enti locali e dell’esenzione dal pagamento dell’Imu sugli immobili inagibili dei cittadini e delle imprese, oltre al riconoscimento del mancato gettito ai Comuni. E ancora, la proroga della sospensione dei mutui dei privati sugli immobili inagibili, la possibilità per gli enti locali del cratere di prorogare le rate dei mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti
Nel video l’intervista a Palma Costi, assessore regionale alle Attività Produttive






































