Gli alunni stranieri rappresentano quasi il 17,4% della popolazione scolastica, e rispetto allo scorso anno sono aumentati in maniera contenuta. Modena però detiene il primato di classi che superano la quota del 30% di stranieri

La prima campanella dell’anno suonerà il 17 settembre e saranno quasi 550 mila gli alunni che torneranno in aula in Emilia Romagna, tra questi gli studenti con una cittadinanza non italiana sono quasi 96 mila pari al 17.4% del totale.             Per legge i bambini non italiani in classe non dovrebbero superare la quota del 30%, ma nelle scuole della nostra regione le classi in deroga al limite di questa percentuale sono 3.447, di cui 1624 solo nelle scuole elementari. E Modena e provincia va il primato con ben 829 classi, un quarto di tutta la regione. Un vero record se si considera che a Bologna, con il doppio della popolazione, ci sono solo 709 classi in deroga. I numeri sono stati diffusi dall’Ufficio Scolastico Regionale che solleva il problema soprattutto per quanto riguarda i grossi centri urbani dove in alcuni casi si arriva a superare anche la soglia del 50%. Il provveditore regionale Stefano Versari da parte sua rassicura che rispetto allo scorso anno la percentuale di alunni stranieri è aumentata dello +0.6 % e che attualmente non ci sono flussi significativi in arrivo. Inoltre specifica che questo aumento è composto in buona parte di casi di alunni privi di cittadinanza italiana ma nati in Italia e dunque senza problemi linguistici.