I cittadini dell’area di viale Gramsci hanno trascorso tutta la notte nelle aree dello spaccio per chiedere alle istituzioni il presidio fisso delle Forze dell’Ordine
C’era chi nel comitato, da più di un anno partecipa alle passeggiate serali così come c’erano cittadini comuni, giovani anziani che alla spicciolata si sono fermati anche solo per un saluto, o per portare un dolce, in segno di vicinanza all’attività del comitato Viale Gramsci & dintorni che da anni si batte per in quartiere libero dallo spaccio e per ottenere un presidio fisso delle forze dell’ordine. Richiesta che nella notte tra sabato e domenica è stata rilanciata con forza organizzando un presidio fisso, ma di cittadini, visto che quello istituzionale non c’è, e per tutta la notte. E così la cosiddetta area delle panchine, uno dei simboli di bivacchi e di degrado per la presenza di spacciatori, all’inizio di viale gramsci è stata riconquistata da cittadini comuni che non si arrendono allo spaccio e alla prostituizione di strada. Fenomani che nonostante la loro presenza hanno continuato a proliferare. Nella galleria dell’R-Nord e nel piazzale antistante dove clienti e spacciatori hanno a dardi appuntamento col telefonino e dove avviene lo scambio. Tra soggetti che consumano alcool bevono birra e che già prima di mezzanotte disturbano la quiete pubblica. Perché se il problema è quello dello spaccio lo è tanto più quello che lo alimenta, una forte domanda da parte dei clienti, soprattutto Italiana. E che forse con un lampeggiante fisso suggeriscono in tanti, potrebbero essere disincentivati. Una situazione, quella compresa nel quadrato disegnato da viale Gramsci, l’R-Nord e via Attiraglio e parco XXII aprile che nonostante lo sforzo straordinario ed i risultati ottenuti da parte da parte di polizia di stato, Carabinieri Polizia Municipale e da qualche settimane anche l’esercito non migliora. Come conferma il consigliere comunale 5 stelle Marco Bortolotti che in questa zona e nato e vissuto e che come residente era presente al presidio.
