Alla proliferazione di zanzare, che si è registrata nel corso dell’estate, si lega la diffusione di malattie trasmesse da questi insetti vettore. Tra queste la West Nile, di cui abbiamo parlato con la Dottoressa Mussini, direttrice del reparto malattie infettive al Policlinico

Questa è l’estate della West Nile: a fine agosto in tutta Italia i casi segnalati sono stati 334 e i decessi attribuibili alla malattia ben 12. L’Emilia Romagna è tra le regioni più colpite, e il territorio di Modena e provincia non è da meno con 18 casi gravi. Rispetto allo scorso anno il numero delle zanzare presenti sul nostro territorio è aumentato di dieci volte, favorendo la diffusione del virus. La causa principale è imputabile alle condizioni climatiche che hanno visto un i mesi estivi caratterizzati da un alternarsi continuo tra alte temperature e acquazzoni. Il virus viene trasmesso alle zanzare da uccelli migratori infetti provenienti dal Nord Africa, che nidificano nelle aree umide, e a loro volta le zanzare lo trasmettono ad altri volatili favorendo il ciclo riproduttivo del virus. Quando le zanzare trasmettono la West Nile all’uomo nella maggiore parte dei casi il virus è asintomatico o può decorre come un semplice stato febbrile, trattato con antipiretici. Una percentuale molto bassa, però può sviluppare complicanze anche gravi. In ogni caso non si tratta di una emergenza.

Nel video l’intervista a Cristina Mussini, Direttrice reparto Malattie Infettive Policlinico di Modena