Secondo i dati dell’Ufficio studi della Cgia, negli ultimi 10 anni i casi di estorsione e usura sono aumentati in maniera esponenziale. L’Emilia Romagna è la regione con il più alto numero di denunce segnalate all’Autorità Giudiziaria

Boom di casi di estorsione e usura in Emilia Romagna. Negli ultimi 10 anni a livello nazionale il numero delle denunce per estorsione è aumentato del 77,2%. In termini assoluti si è passato dalle 5400 segnalazioni nel 2006 alle 9568 nel 2016. A dirlo sono i dati dell’Ufficio studi della CGIA, secondo quali gli incrementi percentuali più importanti hanno interessato in particolar modo le regioni del Nordest con l’Emilia Romagna in testa alla classifica con una variazione del 179.7%. Le estorsioni sono reati spesso compiuti dalle organizzazioni di stampo mafioso nei confronti degli imprenditori. E i malavitosi oltre ad acquisire illecitamente del denaro attraverso soprusi, ritorsioni o minacce, hanno l’obbiettivo di esercitare un forte controllo del territorio. Da non sottovalutare però neanche il fenomeno dell’usura, che proprio come per le estorsioni, vede la nostra regione tra le più colpite: tra il 2010 e il 2016 la variazione percentuale è salita di oltre 266 punti. Il reato dell’usura è un fenomeno assai difficile da dimensionare in quanto nella maggior parte dei casi le vittime non hanno il coraggio di denunciare i propri strozzini. Le cause sono da imputare oltre agli effetti della crisi degli anni scorsi, anche all’impatto negativo della stretta creditizia praticata dalle banche nei confronti degli imprenditori.