A differenza di altre regioni l’Emilia Romagna non ha sospeso le donazioni di sangue ma ha effettuato il test NAT per accertare l’eventuale presenza del virus West Nile nei donatori ed evitare così il contagio. Questo ha avuto effetti positivi anche sulla disponibilità di sangue nel periodo estivo
Non c’è alcun rischio che il virus West Nile sia trasmesso attraverso le donazioni di sangue. A confermarlo è l’Avis Emilia Romagna, in risposta alle tante domande poste sulla scia dell’allarme generato dai casi di infezioni con conseguenze anche mortali. E’ quindi il test successivo alla donazione a verificare la necessità di sospendere per un tempo determinato donatore, solo nel caso vi fosse una positività agli anticorpi del virus. Quindi nessun problema per la salute dei donatori e dei riceventi. La continuità nella donazione assicurata dal sistema all’avanguardia anche nei costosi test Nat garantiti in Emilia Romagna ha permesso alla regione di continuare ad avere un primato nella raccolta e nella copertura del fabbisogno non solo regionale ma anche nazionale di sangue durante l’estate.
Nel video l’intervista a Maurizio Pirazzoli, Presidente Regionale Avis






































