Il comitato Viale Gramsci e Dintorni ha avviato una raccolta firme per sensibilizzare e tenere alto il tema della lotta allo spaccio e alla prostituzione in quella zona

I cittadini di viale Gramsci alzano la voce contro l’inquinamento, lo spaccio, la prostituzione e il degrado dell’area. Con una raccolta firme chiedono più sicurezza e più agenti. Sono già 200 i segnatari di questa forma di protesta, tra i quali anche numerosi stranieri. Una iniziativa che si aggiunge alle passeggiate serali per limitare la criminalità in una delle zone più fragili della città. Sono tanti i disagi che i residenti vivono quasi quotidianamente, a partire dalla presenza di malviventi che, agevolati dall’assenza di lampioni, spacciano quasi impunemente sulle panchine all’inizio del viale non appena si fa buio, fino alla prostituzione che dilaga nei pressi dell’Erre Nord e di via Canaletto, senza escludere la presenza di ubriachi. Ma se da un lato c’è chi insiste nel sostenere e tenere alta la battaglia della legalità, dall’altro si leva la voce di alcuni commercianti che in Viale Gramsci hanno la propria attività. Il problema dicono non è la via ma la zona Sacca.