Al centro del dibattito politico nazionale sul lavoro di queste ore, i diritti e le tutele riders: i lavoratori che svolgono consegne di cibo in bicicletta, approdano anche sui tavoli del consiglio comunale, con un appello rivolto ai parlamentari
Così come da tempo nelle grandi città, hanno iniziato a moltiplicarsi anche a Modena. Li chiamano riders, ovvero coloro che soprattutto in bicicletta svolgono consegne di pranzi e pietanze a domicilio. Sono Deliveroo, Foodora e Just Eat le principali multinazionali che attraverso App gestiscono la rete di lavoratori esterni, nuovo simbolo del precariato fatto a sistema che spesso non gode delle più basilari norme di tutela contributiva e assicurativa. Un problema al quale in queste ore il governo ha provato a dare prime risposte inserendolo nel cosiddetto decreto dignità. Ma l’obiettivo di avere un contratto ad hoc, in accordo con le forze sindacali, rimane lontano. Nel frattempo dai tavoli nazionali il dibattito e soprattutto la spinta affinché il problema venga affrontato e risolto sul piano parlamentare è arrivato anche sui banchi del consiglio comunale di Modena, con una mozione che sarà discussa nelle prossime sedute prima della pausa estiva.
Nel video intervista a Marco Malferrari, Consigliere comunale Art. 1






































