I chioschi fanno ancora discutere, non solo i tre che quest’estate non riusciranno ad aprire, ma anche quelli che hanno animato il parco l’anno scorso. Una storia fatta di ritardi e lungaggini burocratiche che Piazza Grande addebita ai gestori
I chioschi fanno ancora discutere e non solo per via delle tre strutture degradate, l’Ex Tosco, Bobotti e Bar Elio, che vedranno una riqualifica e quindi un inizio dei cantieri a partire da quest’estate. Anche gli altri due esercizi, lo Zucchi e il Serafini sono finiti sul tavolo del consiglio comunale. Si tratta di quei chioschi che la scorsa stagione hanno dato un po’ di vita al Parco delle Rimembranze e che ripartiranno anche quest’anno, ma con l’obbligo di chiudere poi definitivamente dopo l’estate per poi essere abbattuti entro la fine dell’anno. Una situazione quella di tutti i chioschi presenti nel parco piena di ritardi e lungaggini burocratiche la cui responsabilità l’assessore all’edilizia, tenta di scaricare sui gestori. Scopo dell’interrogazione portata avanti da Articolo Uno e Per Me Modena è stato quello di conoscere le reali motivazioni che hanno portato al ritardo da parte di Piazza Grande nel dare il via alle attività di apertura dello Serafini e dello Zucchi per quest’estate, autorizzazioni lo ricordiamo arrivate solo pochi giorni fa, ma anche le tante perplessità per il loro abbattimento.
Nel video le interviste a:
– Anna Maria Vandelli, Assessore all’Edilizia
– Marco Chincarini, Consigliere Comunale di Per Me Modena






































